16-11-2020        Lo sport sicuro

 

Giustamente ritenuto per la sua natura lo sport più sicuro al mondo, il tennis, al pari di altre specialità, viene impedito ai comuni mortali.
Già il decreto del 24 ottobre, che di fatto chiudeva gli impianti al chiuso, destava perplessità nell'ambiente. Ora anche gli impianti all'aperto non si possono usare. Non che cambiasse granchè nel nord Italia, visto il meteo non consono per giocare a tennis all'aperto. Perlomeno in qualche pomeriggio assolato o nel sud Italia si poteva provarci.
Non troviamo grande differenza tra joggin o ciclismo (permessi) ed il tennis (data l’enorme distanza dei contendenti).

La Fit, dal canto suo, cerca di dribblare il Dpcm (permette il tennis ad atleti di interesse nazionale) inserendo in lista alcuni tornei che sono palesemente locali, innalzandoli a livello nazionale.  Abbastanza ridicolo apporre gli interessi nazionali a tornei di terza e quarta categoria.

Senza polemizzare più di tanto dichiariamo la chiusura del tennis giocato nell'anno 2020. Dopo il Master (Finals ATP) di questa settimana chiuderanno i battenti anche i professionisti.
Il WTA femminile ha già chiuso ieri col torneo di Linz, visto che le Finals, programmate a Shenzhen-Cina erano già state cancellate a luglio.
Questo dicembre sarà di assoluto riposo per loro, essendo tagliate tutte quelle esibizioni abbastanza inutili che chiudevano l'anno.

Molto strano il circuito, giocato senza pubblico, Roma e Parigi disputati in autunno nel freddo, con palline pesanti per l'umidità, Wimbledon addirittura tagliato (sospeso solo durante le guerre mondiali) e qualche torneo di corollario creato per riempire i buchi (vedi Colonia, Pula, Parma, eccetera) che probabilmente nel 2021 non troveremo in programma.

Vedremo il futuro quello che ci riserverà. Magari un Australian open normale (in questo momento Australia Covid-Free), una conferma degli italiani (Sinner vincitore a Sofia, 19 anni) o un circuito a singhiozzo come quest’anno.

Il futuro, si sa, non è più quello di una volta.