07-09-2017   L'insostenibile peso delle assenze


Mentre a Spirano si scaldano i motori per l'imminente torneo di doppio, a New York si sta concludendo il quarto slam di stagione che ha avuto un andamento anomalo. Il peso delle assenze iniziali ha avuto del clamoroso.

Anche Murray, a tabellone estratto, ha dato forfait. Si è aggiunto ai vari Djokovic, Nishikori, Wawrinka, Raonic.

A torneo iniziato hanno lasciato presto il tabellone anche Berdych, Tsonga, Kyrgios, Dimitrov, il quotato A. Zverev e Cilic che aveva inaspettatamente trovato un incredibile buco nel tabellone, grazie proprio al forfait di Murray.

Oltre ai vecchietti terribili Federer e Nadal e al redivivo Del Potro, già agli ottavi non era rimasto granchè.

Nel tabellone femminile in pratica manca solo Serena Williams, trattasi però di assenza molto notata dato che le rivali non riescono ad emergere una sull’altra. Nel momento in cui dovrebbero farsi trovare pronte per guadagnare la prima posizione, che Serena ha lasciato per sopraggiunta maternità, le rivali giocano a “ciapa no” venendo eliminate presto, anche da favorite. Va bene alla Muguruza che diventa la nuova numero 1 grazie alle débâcle delle colleghe.

Anche il torneo di doppio che inizia il 9 settembre a Spirano avrà le sue assenze di peso. Il plurivincitore Morelli non si è ancora ripreso dall’infortunio subito durante il torneo di singolare. Assente anche il vincitore del singolare Fabozzi.
Assente nel misto C. Pagani vincitrice nell’anno scorso.

Una prima valutazione di queste assenze è senza dubbio il troppo impegno sportivo a cui si sottopongono gli atleti. Giocare tutte le settimane probabilmente non giova sempre. Addirittura a dicembre, quando non ci sono tornei, invece di tirare il fiato vanno a fare esibizioni in Asia e in Oceania. Così i campioni vanno incontro ad infortuni e crisi sportive. Inoltre bisogna aggiungere il logorio e la stanchezza che deriva dai continui spostamenti, anche intercontinentali, che ogni settimana gli atleti effettuano. Si parla tanto di programmazione ma di fatto la effettuano solo alcuni over 30 bisognosi di riposo. Gli altri guardano soprattutto la meta della prima posizione e giocano più tornei possibili.

I nostri atleti non hanno questi problemi ma altri, perlopiù legati alla vita quotidiana ed al lavoro. Infine, ma diciamolo sottovoce, alcune assenze sono dovute alla precaria condizione atletica ed all’età che avanza.

Gli assenti hanno sempre torto. Godiamoci qualche nome nuovo che magari si inserirà nel tabellone di Spirano come hanno fatto Carreno Busta, Anderson o Sloane Stephens a Flushing Meadows.

Un grazie al nostro inviato Renato Zegna che direttamente da New York ha portato notizie di prima mano dallo slam americano.