27-05-13        Fisico bestiale



Ci vuole un fisico bestiale per resistere agli urti della vita, a quel che leggi sul giornale e certe volte anche alla sfiga. (L. Carboni)
Ci vuole un fisico bestiale anche per arrivare in fondo ad un torneo di tennis.
Uno dei fattori del tennis che permette di migliorare il livello di gioco è sicuramente il fattore atletico.
Una buona preparazione atletica aumenta notevolmente la possibilità di arrivare sulla palla quell'attimo prima e far si che, colpendola correttamente, un errore si trasformi in un colpo vincente. Sicuramente permette anche di essere più freschi quando, nelle fasi cruciali di un terzo set, bisogna avere quel briciolo di fiato in più degli avversari per vincere il match.
Non basta il talento. Se il tuo fisico è ok anche il tuo tennis è ok!
Appena iniziato il nostro 18° torneo di singolare e già alcuni protagonisti sono alle prese con dolori e infortuni vari. Non tutti gli iscritti al nostro torneo hanno la possibilità di presentarsi ben allenati e preparati per affrontare una partita lunga e per più match, man mano che passano il turno.
Il dilettante non sempre riesce a sopportare fisicamente i 5-6 match a torneo che disputano i finalisti. Ci consoliamo pensando ai professionisti che pur ben allenati, con preparatori, massaggiatori, allenatori, motivatori e staff al seguito si ritirano dai tornei (vedi Roma).
Il nostro inviato Nick Stoneangels ha seguito i nostri campioni nella preparazione che hanno approntato per il nostro torneo di singolare. Il campione uscente Rizzi ha uno schema giornaliero da seguire che prevede un’ora e mezza di corsa giornaliera, metà percorso su sterrato, un quarto su acciottolato e l’ultimo quarto su asfalto.
Sul campo ci va un’ora al giorno col suo coach, ma palleggia in scioltezza senza forzare.
A tavola, dieta rigida che consiste in carboidrati a pranzo e poco altro mentre alla sera abbondano carne e pesce, soprattutto alla griglia, contornati da tenera insalatina.
“Il gioco del tennis è caratterizzato fondamentalmente da carichi di breve durata che vanno da 2 secondi a circa 10”. “Questi impegni vengono prodotti attraverso situazioni nelle quali l’atleta esprime velocità, esplosività e forza veloce ( scatti, arresti, cambi di direzione ecc)” elenca il nostro campione. “Per questo mi preparo bene fisicamente ad ogni impegno” continua Rizzi.
Il finalista 2012, Morelli, si prepara in alta montagna con scatti rapidi e repentini che esercita tra un computer e l’altro. Curioso il fatto che si faccia 2 ore di spaccaggio legna di primo mattino.
Il Morelli sostiene che il movimento con l’accetta è simile a quello del servizio.
Altro protagonista, G. Zanotti, frequenta assiduamente le piscine del circondario facendosi fiato e muscoli con centinaia di vasche. Toso lo si vede giorno e notte sui campi, mentre il vincitore 2011, Ubbiali, nasconde molto bene la sua preparazione.
Il nostro inviato Nick Stoneangels non è ancora riuscito a sorprenderlo in fase di allenamento. Nick sostiene di notarlo solo al pub. Di sicuro è una tattica del nostro mancino per occultare la capillare ed impegnativa preparazione che ha esercitato su alcuni colpi particolari.
“Non voglio dare vantaggi agli avversari” gigioneggia Ubbiali.
Intanto i bambini scalpitano per il Tira la palla 2013. Dall’otto giugno.