17-09-2022        Dal diario di Lea Dangers

 

Giovedì 8 settembre.

Sera. Dopo la faticosa giornata di duro lavoro televisivo a Supertennissimo mi accingo a preparare le valigie per la 3 giorni del Tennis Club Spirano.
Per il secondo anno consecutivo andiamo in quel di Lido Adriano per la gita sociale, finalizzata ad un torneo in terra romagnola.
Come giornalista al seguito devo essere ben sveglia e vigile per cogliere notizie, frivolezze, novità…magari flirt. Dunque tisana e poi a letto presto. 

Venerdì 9 settembre.

Ho dormito poco. Rinuncio ai miei programmi e dormirò nel tragitto.
Mi sveglio a Modena in mezzo alla nebbia, credendo di sognare ancora. A Bologna però il sole ci abbraccia di nuovo e la meta che si avvicina ci rende euforici.
Anche i più dormiglioni si svegliano in tempo per vedere il mare dei Lidi ravennati prima di sbarcare.
I campi in terra rossa ben preparati per il nostro arrivo ci accolgono a braccia aperte per disputare il nostro torneo.
Dopo la levataccia per la partenza fissata alle 5:00 antimeridiane, gli atleti stakanovisti, essendosi riposati durante il tragitto, hanno chiesto di giocare immediatamente prima ancora di entrare in possesso delle chiavi della camera.
Comunque ciò conferma il grande amore per il tennis, la voglia di essere in campo anche se malconci. La dimostrazione di ciò è James Reduzzi, tutti gli anni in prima fila alla partenza dei tornei marittimi ma prontamente ritirato dopo mezz'ora, causa malanni fisici.
Tanto tennis nel pomeriggio e poco “dopocena” per molti, stanchi del viaggio.

Sabato 10 settembre

I pof pof (rumore delle palline) mi svegliano già alle 7. Silver Cincinelli e Paolo Ubbiali sono già sui campi. Vedo anche Antonio Rossoni e Angelo Gabbiadini. Beati loro che hanno questa verve. Io scenderò tra mezzora per la colazione e poi spiaggia e bagno nel caldo mare.
Tutti gli atleti hanno giocato, gli accompagnatori hanno fatto shopping e mare.
Si segnalano 5 temerari (nomi omissis) che hanno raggiunto gli scogli a nuoto, prontamente cazziati dal bagnino di turno.
Serata nei locali vicini e sospiro di sollievo del direttivo quando hanno saputo che i ragazzi al seguito erano già a letto e non sui cornicioni del tetto.

Domenica 11 settembre

Vengo svegliata da un acquazzone. 15 minuti ma intensi. Risultato; campi allagati. Niente da fare, l’ultimo turno è saltato. Nessuno se ne è lamentato più di tanto, sostituendo il tennis con la spiaggia e il torneo di carte.
Consuete premiazioni prima della partenza.
Mattatori della kermesse agonistica il ferrarista Roberto Ghidotti e il buon Roberto Gelfi, entrambi con 77 punti, conquistati nei vari incontri. Luisa Aceti e Mara Ferrari si aggiudicano di un incollatura il tabellone femminile, rimasto incerto fino all’ultimo minuto. I “milanesi” Caterina Sganga e Diego Motisi si portano a casa la coppa del doppio misto dopo un reclamo riguardante la dubbia femminilità di Paola Raffaini, loro antagonista.

Buon corollario il torneo notturno di scacchi, vinto da Katiuscia Presti. L’atleta di Cenate ha sbaragliato la quotata pattuglia rappresentata da Abbiati, Zanotti e l’angolista Billy adottando una umile tattica iniziale per poi sfoderare il suo sapere nei finali.
Sempre nella notte si è svolta la finale del ballo figurato dove la collaudata Cristina Ratti e la giovane Jenny Palladio non hanno avuto rivali.
Segnalo infine il concorso letterario, premio Strega, organizzato appositamente per alzare il livello culturale della compagine. Strega per un anno è Serena Tonon.

Vi sono state altre iniziative ed altri vincitori che forse un giorno vi narrerò.
Il rullio del pullman mi accompagna nel mondo dei sogni.
Tra un “Ronf” Ronf” e l’altro mi par di capire che la gita è stata molto gradita, che la stradale ci ha appioppato una multa, che abbiamo mangiato il pandoro a Verona, pescato a Peschiera, dormito a Iseo e vinto Wimbledon.

Lunedì 12 settembre

Verso le 10 di mattina, l’autista Roberto e la figlia Silvia, arrivati al deposito per la pulizia dell’automezzo, mi svegliano e mi invitano ad uscire da sotto il sedile, dove mi ero cacciata la sera prima.

 

                                                                                 Lea Dangers